The Human Safety Net – About us, l’esposizione

Recentemente lo spazio delle Procuratie Vecchie ha ripreso vita grazie al progetto della Human Safety Net. Si tratta di uno dei più suggestivi spazi marciani, l’unico di proprietà privata di tali dimensioni in piazza San Marco. Le Assicurazioni Generali qualche anno fa hanno commissionato un restauro essenziale e funzionale, curato meticolosamente dall’architetto britannico David Chipperfield, che ha restituito lo spazio alla città. Le cinquecentesche architetture che furono case e uffici di pertinenza dei Procuratori della Repubblica Marciana erano desolatamente vuoti da anni, oggi hanno un altro uso, ma si aprono e dialogano con la città e i veneziani in varie occasioni.

A world of Potential

All’interno degli spazi della Human Safety Net è possibile fare un percorso interattivo multimediale che stimola il visitatore A world of Potential. Facendo questo percorso, che è per adulti e bambini, il visitatore mette in gioco le sue potenzialità, può anche giocare e divertirsi, in tal caso dovrete essere almeno in due. Alla fine del percorso la domanda cui viene data la risposta è: “Quale è il nostro potenziale?”.

L’idea del potenziale umano è un’idea importante per la Human Safety Net che aiuta le famiglie bisognose, in particolare i figli di queste famiglie e i rifugiati. In realtà si tratta di un Hub, cioè uno spazio dove organizzazioni non governative si incontrano a Venezia (attualmente sono circa 77) che Human Safety Net ospita e aiuta a coordinare.

About us-Tracey Snelling

Dal 13 aprile 2024 fino al 28 aprile del 2025 si potrà visitare l’esposizione About us il nuovo progetto di Tracey Snelling curato da Luca Massimo Barbero. Si tratta di un insieme di installazioni/casette che permettono di vedere gli interni, questo interni sono intesi come il nostro senso di identità, il sociale viene qui declinato nella tematica artistica. Anche queste installazioni ci stimolano a riflettere su temi delicati, come dare una possibilità a chi non c’è l’ha, soprattutto ai bambini, perché possano esprimere il loro potenziale partendo da situazioni svantaggiate. L’anno scorso l’ occhio di Arthur Duff, protagonista della mostra temporanea trasformava il nostro mondo potenziale, seguendo il tema dell’occhio curioso il nostro percorso ideava luminose creazione multimediali, interpretate dall’ artista. Quest’anno il nuovo intervento stimola l’occhio da vicino. Si guardano le opere di Tracey Snelling con la curiosità di scoprire cosa accade nelle casette di cartone colorato costruite dall’artista. L’artista americana ha viaggiato molto e ora vive a Berlino. Le immagini e i video che vediamo sono le sensazioni e le visioni raccolte dal vivo durante questi viaggi . Si tratta delle città che Tracey ha visitato, delle persone che ha incontrato oppure ci sono foto o spezzoni di film. Sono incontri, stanze e case, sono ciò che accade dentro e fuori di noi. L’artista usa parole come amore e casa per descrivere queste situazioni.

L’arte analogica- About us

In un momento in cui vediamo sempre più la tecnologia assumere un ruolo importante nell’arte Tracey Snelling lavora a mano, ricicla il materiale e con delle scatole di cartone costruisce i suoi mondi e i palazzi, i quartieri, le periferie.

Tracey Snelling ci invita a scoprire cosa c’è dietro le finestre dei suoi mondi. La scelta di un’artista che lavora in maniera tradizionale è in linea con le scelta fatte dal curatore della 60ma Biennale di Venezia di quest’anno, Adriano Pedrosa, Stranieri ovunqueForeigners everywhere, dove i protagonisti sono soprattutto artisti che lavorano in modo tradizionale e in controtendenza con l’arte che si fa sempre più digitale e “non umana”, nel senso di tecnologica, quando non totalmente realizzata dall’intelligenza artificiale come nel caso di alcune opere esposte in Liminal di Pierre Huyghe presente quest’anno a Punta della Dogana- Fondazione Pinault.

Perché About Us? Tracey Snelling ha viaggiato e incontrato molte persone e afferma di sentirsi come una sociologa chiedendosi cosa fanno le persone, osservandole quando sono assieme guardando alle connessioni che esistono tra di loro. Il suo lavoro si concentra sulle persone, sulle connessioni e sulle differenze.

A Word of Potential

House e Home, la tua casa

Cosa significa libertà per Tracey Snelling? In inglese esistono due parole ben distinte; house è la struttura, cioè building, l’edificio in cui vivi e home è un posto sicuro, in italiano forse diremmo rifugio, porto sicuro, il luogo in cui ti senti a casa. Casa può essere la persona o il tuo mondo preferito, non necessariamente un contenitore fisico, ma casa è quel posto in cui decidi di vivere. Sono necessarie entrambe, perchè abbiamo bisogno di una casa dove abitare, ma in senso metaforico una casa può essere ovunque, casa è una sensazione, casa è dove ti senti bene, dove decidi di rimanere, casa è una scelta.

Può anche capitare, come ha detto durante la conferenza stampa,Vittorio Marella, uno dei giovani artisti veneziani invitati quest’anno al Padiglione Venezia alla Biennale, che cerchi casa e trovi un amore, quindi trovi sia house che home, ma sono casi rari, meglio non contarci troppo.

Fiorella Pagotto

wwww.veniceartguide

Venezia, aprile 2024