Un progetto artistico-fotografico
Herman Van Doorn è un fotografo professionista e artista visuale olandese che ha lavorato per molti anni con studi di architettura internazionali e realizzato libri di fotografia dedicati alle architetture, ai luoghi, agli artisti e alle persone in relazione ai luoghi.
La prima volta che ha visto Venezia Herman è rimasto così profondamente colpito dalla città, tanto che questa impressione perdura anche oggi, dopo molti anni .
In questi ultimi anni Herman è venuto molte volte a Venezia e ha cominciato a fotografare la città, ma ha scelto di rappresentare una Venezia diversa, al di fuori degli stereotipi e molto lontana dalle cartoline patinate che vediamo pubblicate ogni giorno, voleva entrare nella quotidianità e nell’intimità di Venezia, scoprire il cuore della città: i suoi abitanti.
E’ nato così il progetto dedicato agli artigiani di Venezia, ed è un progetto che ci riporta al passato, alla tradizione, perché Venezia è sempre stata una città di artigiani che scolpiscono il legno, lavorano le maschere, forgiano il ferro, colorano la carta, creano tessuti e, ai nostri giorni, resistono con tenacia ai souvenir fatti a macchina che replicano tristemente il loro lavoro a basso costo. Questi oggetti sono spesso fatti in paesi extraeuropei.
Il filo che lega i lavori di Herman insegue delle ‘tracce’, le tracce sono state lasciate dall’uomo nei luoghi: i luoghi abbandonati in Francia dopo la Prima Guerra Mondiale, le fabbriche, i villaggi vuoti. Gli spazi vengono lasciati vuoti, perché non trovano lavoratori disposti ad occuparli nuovamente. Questi luoghi possono solo lasciare tracce dietro di sé.
L’autore spera che le sue fotografie rappresenteranno le tracce lasciate dagli artigiani che hanno lavorato nei luoghi, ma contemporaneamente possano essere anche una valida documentazione per gli artigiani che le guarderanno, per imparare e per vedere il loro passato. A queste ‘tracce’ guarderemo sicuramente anche noi veneziani.
L’idea di realizzare un libro gradevole da sfogliare a tavola con immagini di artigiani veneziani, ha lasciato presto il posto alla volontà di rendere omaggio agli artigiani, di contribuire alla loro conoscenza, di dare maggiori notizie che permettesse di comprendere la loro storia, anche per i giovani, che forse un giorno prenderanno il loro posto.
Il progetto è partito da Venezia, ma presto riguarderà gli artigiani che lavorano sulle isole ed è un progetto dedicato agli artigiani e alle loro famiglie nella speranza che possa aiutare la loro situazione. Esso prevede una foto con il dettaglio delle mani, una foto con la storia dell’attività, quando esistente, le foto degli artigiani che lavorano e un loro ritratto. In realtà i ritratti sono tre: un ritratto dell’artigiano, un ritratto dello spazio di lavoro e un ritratto dell’artigiano nello spazio di lavoro. Questo tipo di ritratto è stato scelto per mostrare l’artigiano nel suo ambiente quotidiano e per mostrare come essi formino un tutt’uno.
Questo modo di guardare allo spazio occupato dall’artigiano si deve alla sua lunga carriera di fotografo di architetture. L’architettura è la visione del progetto di un architetto che viene poi occupata da persone e spesso è l’espressione delle idee dell’architetto, del proprietario e dei tempi in cui è stata costruita. Nel caso degli artigiani essi divengono un tutt’uno con lo spazio in cui lavorano e che occupano creando le loro opere.
Per fare ciò l’autore ha scelto di studiare e imparare a parlare l’italiano e anche di abitare vicino alle persone che fotograferà per alcuni periodi. Quando ho visto l’anteprima delle fotografie di Herman sulla sua macchina fotografica sono rimasta profondamente colpita dalle immagini e gli ho chiesto di presentarle e farle conoscere in questo spazio.
Vi ho ritrovato la mia città, le attività che conosco, le persone che incontro per strada e nei loro laboratori e molti ricordi che mi hanno riportato all’infanzia, agli artigiani che da bambina visitavo con mio padre.
Le foto di Herman mostrano una delle anime vive di Venezia, quella che coraggiosamente e tenacemente resiste alla devastazione del tessuto cittadino, dovuto alla massificazione del turismo e la mostrano con grande abilità tecnica e capacità di cogliere l’essenza dei luoghi e delle persone. Spero che accoglierete queste foto con lo stesso entusiasmo con cui le ho accolte io.
Queste sono alcune delle fotografie scattate fino ad oggi:
Stefano Nicolao, Nicolao Atelier, costumi.
Francesco Zanon, Fabbro.
Giuliana Longo, Valentina Boccasini, Martina Fusaro, Modisteria Venezia.
Vittorio Costantini, Vetri d’arte di Vittorio Costantini.
Alessandro Macuz, El Lustrin.
Alberto Cavalier, Indoradore.
Anna Campagnari, Bandiere e stendardi.
Davide Pusiol, Liuteria artistica.
Carlos Brassesco, Cà Macana Atelier.
Isabella La Torre, Arzanart Marbled Paper Studio.
Testo di Herman H. Van Doorn e Fiorella Pagotto
Fotografie di Herman H. Van Doorn