Tra astratto e figurativo
Se le scelte fatte da Adriano Pedrosa, curatore della 60ma Biennale di Venezia hanno privilegiato artisti che lavorano con tecniche e medium tradizionali come la tela, la ceramica e il tessile in varie declinazione e in maniera spesso figurativa, la città offre invece molti appuntamenti per chi preferisce l’arte meno tradizionale.
Ho selezionato alcuni di questi eventi visitabili a Venezia, l’elenco non ha la pretesa di essere completo, ma include alcune mostre che vi consiglio se avete già visitato la Biennale o preferite trovare alternative, soprattutto se cercate delle esposizioni più piccole da inserire in altri itinerari.
Willem De Kooning – Gallerie dell’Accademia 17-4/ 15-9-2024
Da alcuni anni le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno scelto di affiancare alla collezione permanente alcune mostre monografiche dedicate all’arte contemporanea durante il periodo della Biennale d’arte. L’iniziativa si è aperta nel 2017 con la mostra Philip Guston and the poets, poetica di nome e di fatto, ed è continuata nel 2019 con la grande monografica dedicata a Georg Baselitz.
La mostra Willem De Kooning e l’Italia è una esposizione dedicata all’artista americano di origine olandese che esamina i due periodi che De Kooning trascorse in Italia nel 1959, all’apice del successo, e nel 1969, quando si avvicinò alla scultura, e la profonda influenza che entrambi ebbero sul suo lavoro.
Organizzata grazie alla Fondazione Willem de Kooning e ai prestiti di molti collezionisti e gallerie private è curata da Gary Garrels e Mario Codognato, curatore anche di Palazzo Diedo ( Berggruen Foundation a Venezia).
Ensemble -Julie Meheretu a Palazzo Grassi 17.03.24 — 06.01.25
Ancora una volta Palazzo Grassi e la Fondazione Francois Pinault scelgono Venezia per la più grande monografica mai dedicata ad una delle più influenti artiste americane di origine etiopica.
Le sue opere sono esposte assieme a quelle degli amici Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Tacita Dean, David Hammons, Robin Coste Lewis, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin nelle sale di Palazzo Grassi sul Canal Grande in Ensemble.
Nella loro originalità di tecnica e di segno i lavori di Julie Mehertu non possono essere paragonati ad opere di altri artisti, perché Julie Meheretu parte delle immagini, che vengono modificate con un lungo lavoro di sovrapposizione di segni e materiali facendole diventare ‘altro’.
Il biglietto di Palazzo Grassi dà l’accesso anche alla mostra Liminal, la sorprendente esposizione di Pierre Huguye a Punta della Dogana. (se desiderate saperne di più sulla visita).
Alex Katz – Isola di San Giorgio Maggiore 17.4 – 24.9.24
Alex Katz è un energico signore di 97 anni che passa il suo tempo a dipingere e dormire nel suo studio situato a Downtown a New York, come ha dichiarato in una recente intervista. In questi ultimi anni il Moma e il Guggemheim di New York gli hanno dedicato delle esposizioni. La mostra di San Giorgio Maggiore si snoda lungo tre stanze con grandi quadri. Ognuna di essa ha un soggetto diverso, come il verde dell’erba o gli abiti di una stilista famosa. Queste opere, esposte in occasione della Biennale d’arte, sono state realizzate negli ultimi anni due. L’ingresso è libero.
Marta Jungerwith “Herz der Finsternis”- Galleria Cini
Cuore di tenebra, il libro di Joseph Conrad, che Maria Junwirth ha letto da giovane è l’occasione per l’artista di riflettere su un viaggio letterario dedicato alla brutalità del colonialismo europeo in Africa, mostrandosi così in linea con uno dei temi della Biennale 2024, il colonialismo. La mostra è di piccole dimensioni e si trova all’ultimo piano della Galleria Cini ed è inclusa nel biglietto d’ingresso.
La curatela di entrambe le mostre della Fondazione e Galleria Cini è di Luca Massimo Barbero. (Qui il link per la mia visita)
A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk – Fondazione Querini Stampalia 20.4-24.11.2024
In occasione della Biennale Arte 2024, si potrà vedere la prima mostra personale in Europa dell’artista sudcoreano Yoo Youngkuk curata da Kim Inhye. Yoo Youngkuk è stato un pioniere della pittura astratta geometrica molto importante nella storia dell’arte in Corea. La selezione dei dipinti in mostra comprende opere mai esposte prima al di fuori dal suo paese. L’esposizione mostra l’impegno di Yoo nell’elaborazione delle forme pittoriche come mezzo per esplorare il proprio rapporto profondamente intimo con la natura. A Journey to the Infinite: Yoo Youngkuk è costituita principalmente da opere degli anni Sessanta e Settanta.
Seundja Rhee : Towards the Antipodes
Campo San Lorenzo 20.4-24.11.2024
Concludo questa mini guida, con la mostra di una pittrice famosa soprattutto in Francia, che è anche un evento collaterale della Biennale.
Nata nel 1918 in Corea del Sud, Seundjia Rhee ha viaggiato molto e studiato in Europa. La conoscenza dei movimenti europei è chiara nella sua opera e anche questa pittrice fu delle prime artiste a diffondere l’arte contemporanea in Asia. La mostra comprende una ventina di dipinti di vari periodi. Molte sue opere sono oggi esposte nel suo paese natale e in vari musei francesi. L’ingresso è libero. Sono molti gli artisti coreani presenti a Venezia in questo momento, in occasione della celebrazione dei trent’anni del padiglione coreano nella sede della Biennale dei Giardini di Castello.
Le diverse prospettive di questa Biennale 2024 si devono ad artisti provenienti da tutto il mondo, possiamo dire che quest’anno i padiglioni nazionali e gli eventi collaterali ci hanno dato veramente la possibilità di incontrare varie visioni nell’arte.
Se desiderate saperne di più e scoprire l’arte a Venezia assieme contattatemi oppure seguite il blog per gli aggiornamenti quindicinali di VeniceArtGuide.
Fiorella Pagotto
–https://www.veniceartguide.it
Venezia, agosto 2024